Il gip del Tribunale di Catanzaro, Giovanna Gioia, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 6 persone nei confronti delle quali, lo scorso 19 gennaio, era stato eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta "Cinque Lustri".
Disposto il carcere anche per gli esponenti del clan Muto Davide Berncardino e Angelina Corsanto, moglie del boss Franco Muto. Identica decisione anche per Giuseppe Antonuccio, irreperibile dal 19 gennaio scorso e fermato a Paola pochi giorni fa, e Mario Piromallo, che dopo il fermo era stato rimesso in libertà dal gip di Cosenza. Rigettata infine la richiesta di custodia cautelare per Giuseppe Caputo, accusato di tentata estorsione durante i lavori di rifacimento di piazza Bilotti a Cosenza.
L'inchiesta "Cinque lustri", coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, dall'aggiunto Giovanni Bombardieri e dai sostituti Camillo Falvo e Alessandro Prontera, ha fatto emergere i presunti legami tra la cosca Muto di Cetraro ed il gruppo imprenditoriale calabrese Barbieri.